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La tradizione popolare racconta che a fondare il borgo furono furono alcuni esuli calabresi che, in fuga dalle incursioni saracene, si rifugiarono nella cavità di un maestoso albero secolare, un alberone. Da qui originò il nome Alva-rona, poi Alberona.
Secoli di storia hanno determinato il destino di Alberona: legnaia dei Saraceni per concessione di Federico II nel 1220, feudo riconosciuto dei Templari, divenne dimora dei Cavalieri di Malta dal 1307 al 1809.
Il centro storico è caratterizzato da un intreccio di strascionele, vicoletti con pavimentazione in ciottoli di fiume e mattoni, dal bianco candore delle casette, dalle tante fontane ed archi storici, oltre i quali inaspettati belvederi regalano sognanti atmosfere, create dalla rigogliosa natura circostante, costellata di freschi torrenti e fitti boschi di querceti.
Ad impreziosire ulteriormente il borgo numerosi edifici storici, come la Chiesa di San Rocco, la Torre del Gran Priore e la Chiesa Priorale, che custodisce preziose reliquie come le ossa di San Vitale e un’ampollina con il suo sangue.
Le ricchezze storiche e naturalistiche del borgo hanno reso ad Alberona i riconoscimenti "Borghi più belli di Italia" e "Bandiera Arancione" del Touring Club.