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Il primo nucleo abitativo risale al periodo bizantino, e si colloca nell’abitato di San Giovanni Maggiore, sull’acrocoro dell’omonimo monte a nord dell’attuale insediamento urbano. Ma già in epoca romana il monte era abitato, come testimoniano i rinvenimenti archeologici della cinta muraria, di una rocca con fornace per la lavorazione del ferro e di numerosi utensili.
L’origine dell'attuale borgo risale invece alla seconda metà del 500 ad opera di Carlo Gambacorta, feudatario di Celenza, e pare che il nome derivi proprio da un vezzeggiativo di costui "Carlettino". Il piccolo centro storico si raccoglie intorno alla Chiesa di San Donato e si snoda nelle viuzze, dove si affacciano caratteristiche abitazioni, molte decorate con le chiavi di volta sui portali. Di particolare interesse sono la Cappella dell’Annunziata e il Museo archeologico comunale con ricca esposizione di reperti dal Neolitico al Medioevo.
Di grande interesse è la Diga di Occhito, nata dallo sbarramento del Fiume Fortore.