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Il colle su cui sorge il paese era già abitato nella preistoria da popolazioni osco-italiche, come testimonia il rione Pesco, fatto di grotte, scavate nel frontone dello sperone detto Elceto, dalla vegetazione d'elce presente, che diede in seguito nome al borgo.
Deliceto si fortificò sotto i Longobardi e nella seconda metà del IX secolo venne eretto il castello, poi ampliato in epoca normanna e sveva. Grosso impulso alla crescita del borgo si ebbe grazie a Ferdinando I d’Aragona che nel 1463 lo concesse in marchesato al genero Antonio Piccolomini, nipote prediletto di papa Pio II. Il Piccolomini, che stabilì in Deliceto una colonia albanese, ebbe un ruolo fondamentale nella lotta tra Aragonesi ed Angioni per la supremazia del Regno di Napoli.
La scoperta del borgo comincia dal Corso Margherita e prosegue tra viuzze e slarghi, dove si affacciano Palazzo Galderisio, Palazzo De Maio, le Chiese di San Salvatore, dell'Annunziata e di Sant'Anna e Morti.
Al di là della verde Valle in Vincoli sorge il Santuario della Madonna della Consolazione, dove vissero Sant'Alfonso Maria de' Liguori e San Gerardo Maiella.