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Faeto (Faíte in francoprovenzale) sorge al confine tra Puglia e Campania, adagiato sul fianco orientale del Monte Perazzoni a 866 metri di altezza e circondato da un territorio ricco di sorgenti, come il Piscero, la Fonte di San Vito, la Fontana Cuoppi e la Fontana Sciurtone e una ampia varietà di boschi di faggi, querce, roverelle e cerri.
Le origini di Faeto risalgono alla seconda metà del XIII secolo, quando alcuni soldati francoprovenzali, chiamati da Carlo d'Angiò a combattere contro i Saraceni di Lucera, abbandonarono l'accampamento militare di Castrum Crepacordis per fondare i borghi di Faeto e della vicina Celle di San Vito.
A distanza di oltre sette secoli gli abitanti di Faeto e di Celle di San Vito parlano ancora la lingua francoprovenzale.
Le architetture che compongono il borgo medioevale, racchiuse tra vicoli angusti e tortuosi, in aggiunta ai suggestivi boschi di faggio in cui è immerso, fanno di Faeto la destinazione ideale per incantare chi è alla ricerca di relax e percorsi di storia circondati da meravigliosa natura. Simboli del borgo sono la Chiesa Madre cinquecentesca dedicata al Santissimo Salvatore e la Casa del Capitano che oggi ospita il Mu.Civi.Te, museo civico che raccoglie una collezione di reperti che vanno dalla preistoria al medioevo.
Il paese dei faggi incanta anche gli amanti della buona tavola con il prosciutto e il lardo di Faeto, ricavati dalla razza autoctona del maiale nero dei Monti Dauni.