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Le origini del borgo sono legate alla sfortuna della vicina città bizantina di Montecorvino, che iniziò con la distruzione ad opera dei Normanni nel 1137 e terminò nel 1375 con il suo completo abbandono. La diaspora dei suoi abitanti diede vita ai tre borghi di Motta Montecorvino, Pietramontecorvino e Volturino (un tempo Volturino Montecorvino).
Nel 1400 Motta era caratterizzata per la massiccia fortificazione che purtroppo fu rovinata, insieme a molte delle abitazioni ed opere artistiche, dal violento terremoto del 1456.
Nonostante ciò ancora oggi il suo centro, costituito da tortuosi vicoletti, casette basse e rustiche ed archi che furono gli antichi accessi alla città, ha conservato delle evidenti suggestioni medievali. A dominare il groviglio di stradine del borgo antico c'è la quattrocentesca Chiesa San Giovanni Battista e il suo campanile gotico. Il monumento simbolo di Motta però non è un edificio, ma una immensa quercia secolare che sorge in pieno paese: la Quercia di San Luca, testimone di quella civiltà contadina dei secoli passati ben raccontata dal Museo cittadino.
A nord ovest del borgo si erge il Monte Sambuco, che costituisce l'area boschiva più estesa dei Monti Dauni; qui la natura regna sovrana e regala panorami mozzafiato, escursioni indimenticabili e piacevoli momenti di relax.