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Eletto Sito di Importanza Comunitaria (SIC), si estende per circa 150 ha a nord-ovest del borgo, spingendosi sino al Canale del Feudo. E’ costituito in gran parte da querce (roverella e cerro), ma possiede anche l'estensione più rilevante nel nord della Puglia di faggi: da ciò deriverebbe il nome di Faeto. Vanta inoltre la presenza di aceri, olmi, carpini, tigli, sorbi, nonché belle fioriture di primule, rose canine, anemoni e orchidee. Importante è anche il sottobosco con pungitopo e agrifoglio. La fauna dell’area è ricca: tra i mammiferi il lupo, la volpe, il tasso, il gatto selvatico, il ghiro e il moscardino. Tra gli uccelli il picchio rosso maggiore ed il picchio verde; vari rapaci e corvidi. Dotato di sorgenti e zone umide ospita anche specie anfibie, come l’ululone appenninico e la rana agile. Il bosco è solcato da sentieri di diversa durata e difficoltà ed è attrezzato con aree pic nic; al suo interno inoltre vi è un orto botanico, un rifugio con ristorante e camere e un parco avventura.