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Nel 1270 Carlo d’Angiò, allora Re di Napoli, aveva una delle sue residenze all’interno del Castello, dove decise di allestire una cappella dedicata a Sant’Agata. Fece appositamente affrescare la piccola sala e vi fece collocare tre artistiche lonze, oggi perdute.
Da secoli, il cinque febbraio di ogni anno, Sant’Agata di Puglia celebra la festa in onore della Santa, protettrice e Patrona del paese. Fino all’inizio dell’ottocento la festa veniva celebrata all’interno della cappella del castello a spese dei signori della città, che solo per in questa occasione, consentivano l’accesso al Castello al popolo per poter venerare e celebrare la Santa.
Nel 1813 la statua fu donata, per volere del marchese Loffredo, alla chiesa matrice di San Nicola e gli oneri dell’organizzazione della festa patronale passarono al popolo.
La tradizione vuole che ancora oggi le donne del paese preparino per la ricorrenza piccoli pani azimi a forma di seni, in ricordo del martirio di Sant'Agata, che vengono donati porta a porta da fanciulle vestite con la tunica della Santa, dette Agatine.