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Il Castello D’Aquino venne fatto erigere ad inizio '500 dal Marchese di Corato e feudatario di Rocchetta Ladislao II d'Aquino.
L'edificio nobiliare, che venne costruito più per diletto e sfarzo che per difesa, presenta pianta triangolare, ai cui vertici sorgono tre torri merlate a "mandorla", che ricordano la prua di una nave. Proprio la forma di queste torri ci conducono alle teorie architettoniche sulle opere difensive di Francesco di Giorgio Martini, messe appunto per i Montefeltro e portate dagli Orsini nel sud d'Italia.
L’edificio dalla struttura robusta e fortificata si slancia sulla vallata a sud ovest del borgo, che segna il confine tra Puglia e Campania. Una volta decaduti gli Aragonesi, Ladislao fu spogliato di tutti i suoi beni e perse anche il feudo di Rocchetta. Il bel castello, passato di proprietà in proprietà, giunse nel 1609 nelle mani d’Andrea Doria; nel 1849 la famiglia Doria lo vendette ai Piccolo, attuali proprietari.