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Informazioni
Il nucleo originario della rocca fortificata è di origine longobarda, su di essa avvenne l'edificazione del castello nel primo periodo della dominazione normanna all’inizio del XI secolo. La fortezza ha subito diverse trasformazioni ed ampliamenti nel tempo. Gli interventi più sostanziali avvennero nel corso del XIII secolo per volere di Carlo I d’Angiò, che lo fece risistemare in seguito ai danneggiamenti subiti a causa di un’incursione saracena. La ristrutturazione angioina modificò profondamente la struttura originaria del castello: la pianta da triangolare divenne trapezoidale, mediante l’aggiunta a sud-est, a lato del mastio, di un vasto corpo di fabbrica; si edificarono gli imponenti torrioni circolari.
In questa fase l’originario ingresso posto a ponente e prospiciente su via Piccolomini fu spostato a meridione e munito di un ponte levatoio che abbassandosi entrava in contatto con via Castello. I locali di nuova costruzione vennero adibiti a dimora del signore e della sua famiglia, tuttavia l'edificio non perse mai l'aspetto di una fortezza. Il mastio, conosciuto come Torrione, è la parte più imponente della costruzione, nonché quella più antica, attribuita a Tristaino: si tratta di un torrione quadrato alto 30 metri. Le torri circolari, dette Molo e Parasinno, sono unite da un camminamento ancor oggi percorribile e nelle carceri sotterranee era collocato un terribile strumento di tortura e morte chiamato mulino a rasoi. Al centro dell'unica ampia corte, pavimentata con mattoni disposti a spina di pesce e con ciottoli irregolari, si trova la bella cisterna per acque piovane di base ottagonale.
Il Castello offre meravigliose vedute del centro Storico di Deliceto e della Valle in Vincoli.
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