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La peste del 1657 decimò la popolazione di queste terre, mietendo numerose vittime. Si racconta che Celenza si liberò dall'epidemia il 29 settembre, festa dell’Arcangelo Michele. I celenzani attribuirono all’intercessione del Santo Angelo la grazia ricevuta per la liberazione dalla peste e vollero manifestare la loro riconoscenza mediante la costruzione di questa chiesa, come ricorda anche l’iscrizione visibile sul portale di ingresso della stessa: ”Michaeli Archangelo Celentiae, liberata peste, Universitas erexit AD MDCLVII”. Il minuscolo edificio religioso è in pietra e il suo esterno è così semplice che potrebbe essere scambiato per una abitazione civile, se non fosse per la presenza di un campanile a vela che denuncia la natura sacra del luogo. All’interno si trova una lapide che ricorda la consacrazione avvenuta nel 1712 ad opera del Cardinale Orsini, visitatore apostolico della diocesi di Volturara.