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L'attuale edificio venne costruito fra XV e XVI secolo per volere degli Orsini d’Aragona, signori di Sant’Agata, sul sito di una chiesa precedente di epoca normanna, già intitolata a San Nicola, il cui culto si diffuse in Puglia quando le reliquie del Santo Vescovo di Mira furono traslate a Bari da alcuni marinai nel 1087.
Sottoposta a restauri, modifiche ed ampliamenti nei secoli, la fabbrica ha conservato l’impianto originale a tre navate e a croce latina. Nel XVII secolo furono realizzate nella navata destra la Cappella del SS. Rosario e in quella sinistra la Cappella del SS. Sacramento e la Cappella dei tre titolari delle Parrocchie; nel XVIII secolo fu rifatto il pavimento in ceramica. All’inizio del XIX secolo fu aggiunta un’altra fabbrica per disporre il quadro della Madonna degli Angeli con le Statue di Sant’Agata e Santa Lucia. Nel 1930 venne danneggiata dal terremoto per essere ancora una volta riparata.
La facciata in pietra di Trani è asimmetrica e presenta due ingressi; il portale principale, in pietra rosa, risale al XIX secolo. Alla chiesa è affiancato sul lato destro il campanile, a base quadrata con base decorata a bugnato e copertura è a forma piramidale. All'interno la navata centrale è ornata di stucchi ottocenteschi che fingono colonne a capitello corinzio, ovali, teste d’angeli e medaglioni con palme.
Fra le numerose opere d’arte che impreziosiscono la chiesa, sono da segnalare: il cinquecentesco Presepe di Stefano da Putignano; la “Madonna del Suffragio con i Santi Domenico e Gaetano e angelo custode", pregevole tela seicentesca di Pacecco de Rosa; il seicentesco coro ligneo in noce nero; il pulpito ottogonale in granito rosa del XVII secolo; il Trittico ligneo risalente al 1606, che contiene le statue dei titolari delle tre parrocchie San Nicola, San Michele Arcangelo e Sant’Andrea; un battistero del 1714; la Tela della Madonna del Carmine del 1700; la Statua di Sant’Agata, patrona del paese e il Cenacolo.
La cripta costituisce un unicum artistico; essa è divisa in tre parti: la prima, più grande, con volte a botte è stata decorata negli anni '60 deò secolo scorso ad encausto con scene della Passione e della morte di Gesù e i personaggi raffigurati hanno i volti dei Santagatesi; la seconda, quadrangolare, presenta quattro costoloni poggiati su basse colonnine e la terza, costituita da un’unica volta a botte e arricchita da decorazioni in stile barocco.