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Oggi risultano inglobati nel centro abitato, alla sua estremità settentrionale, alla fine di un bel viale alberato. Convento e Chiesa risalgono alla seconda metà del Cinquecento (1579) e la loro edificazione alla volontà del Marchese Don Francesco de Sangro, il cui stemma araldico è possibile individuare sia sulla cornice della tela raffigurante la "Madonna con la Maddalena e il beato Oderisio de' Sangro", posto nell'abside, che sui peducci della volta che sovrasta l'altare maggiore.
L’esterno della Chiesa è semplice nelle linee ma arricchito dal rivestimento in mattoni di pietra a vista e dal prezioso portale in "pietra mischia" finemente scolpito esempio di romanico pugliese recuperato dal convento di San Matteo in Scurgola. L’interno, molto suggestivo, a tre navate, rivela tracce dei rimaneggiamenti del ’700 che hanno rivestito le semplici linee architettoniche dei pilastri e delle volte con incredibili stucchi ornamentali. Qui si possono ammirare un settecentesco organo con balaustra decorata, la statua dell’Immacolata Concezione di Paolo Saverio Di Zinno del 1763, oltre a numerose tele di fine ’600 attribuite a Benedetto Brunetti. Il convento invece si caratterizza per un bel chiostro cinquecentesco e l’esposizione di arredi sacri, tele e reliquiari della sala "Trotta" al primo piano.