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La chiesa di San Nicola venne stata edificata nel 1622 insieme all’omonimo monastero dai coniugi Andrea Gambacorta e Feliciana Spinelli, marchesi di Celenza, in onore di una loro antenata, la beata Chiara Gambacorta, come ricorda l’iscrizione sul portale.
La piccola chiesa, raccolta nel complesso monasteriale, presenta un prospetto lineare e custodisce un unico altare barocco, in marmi policromi, sormontato da una pala del 1759 raffigurante l’Incoronazione della Vergine con i Santi Patroni, opera dell'artista Michele Scaroina, oltre a un bel pulpito in legno dorato. L'imponente monastero ospitò per tre secoli le Monache della Seconda Regola di Santa Chiara e conserva ancora il chiostro e numerosi affreschi; oggi è sede delle scuole cittadine e del museo archeologico. Di notevole interesse sono anche gli ambienti che ospitavano i mulini, mentre non sono visitabili le catacombe. L'edificio, che per mole ricorda una fortezza, fu per decenni palcoscenico di sinistri episodi che videro protagoniste le clarisse e che circondano lo stesso tutt'oggi di un alone di mistero.