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Una lapide in pietra posta all’interno dell’elegante e luminoso chiostro testimonia l’anno di costruzione di questo bianco e lineare convento: una bolla papale concesse, il 12 marzo del 1467, il permesso di costruire a Matteo Stendardo l’edifico dedicato a Sant' Antonio da Padova per i Frati Osservanti.
Nel 1776 il convento venne adibito a sede di studi teologici e nel 1811, dopo il decreto di Gioacchino Murat del 1809, con cui si sopprimevano gli ordini religiosi, i locali vennero riorganizzati in caserma.
L'edificio venne riaperto al culto 1819 per pochi decenni. Infatti nel 1866 un nuovo Regio Decreto sanciva la soppressione degli ordini monastici. Divenuto di proprietà comunale fu messo all' asta pubblica e nel 1896 venne acquisito dal padre provinciale dei Frati Minori. Da allora e fino a tempi recenti fu adibito a studentato e noviziato, con cattedre di filosofia e teologia. Dalla fine del 2017 la struttura, rinominata Monastero di Santa Maria della Pace in S. Antonio, ospita le Sorelle Povere di S. Chiara di Norcia, rimaste senza dimora a seguito del terremoto in Umbria.