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Lì dove si incrociavano l'antica strada che portava a Roseto Valfortore con la mulattiera di Giarosetta che invece conduceva al Canale del Feudo, sorge oggi uno slargo al cui centro si erge una croce in pietra grigia.
Il manufatto originale, andato perduto, proveniva dal chiostro dello scomparso monastero del Santissimo Salvatore, i cui materiali vennero utilizzati principalmente per l'edificazione della Chiesa madre. L'attuale croce, posta in sostituzione di quella medievale, risale al XVI-XVII secolo ed è di piccole dimensioni, presenta le estremità tribolate; su un lato vi è scolpito il Cristo, su quello opposto la Vergine. La scultura poggia su un'alta colonna dotata di capitello e base quadrata. Sulla base che regge la colonna su cui è innestata la croce, è riportata incisa la data 1799; probabilmente dunque allora venne re-installata, a celebrazione della restaurazione borbonica in seguito alla disfatta della breve Repubblica Partenopea.