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Il Lago fa parte del Sito di Interesse Comunitario (SIC) della Valle del Fortore e segna il confine col Molise il bacino idrico creato dalla diga: si tratta di uno dei laghi artificiali più estesi in Europa, nato dallo sbarramento delle acque del Fiume Fortore.
La diga, lunga circa 12 km, interessa i territori di Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco La Catola in Puglia e separa quest'ultima dai comuni molisani di Sant'Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Pietracatella, Gambatesa e Tufara.
Il lago e la diga, gestiti dal Consorzio di Bonifica di Capitanata, rappresentano un’importante risorsa per la Daunia, indispensabile per l’irrigazione di una buona parte del Tavoliere. Ad accogliere i turisti e gli appassionati è il Centro visite Alcedo che comprende un centro informazioni, un’area picnic, un sentiero naturalistico illustrato e un’area giochi per bambini.
I versanti della diga sono costeggiati da ampi sentieri, percorribili a piedi o in bici. Lo specchio d'acqua è circondato sul versante nord da boschi popolati da querce, ornelli, frassini, aceri, cornioli, lecci, robinie, pini di aleppo e pini marittimi. Queste macchie arboree costituiscono l'habitat di numerosi specie mammiferi (come l'istrice, la martora, il quercino, la faina, la puzzola, il tasso, il lupo, la volpe), rettili (cervoni, saettoni, biacchi, vipere, bisce, natrix, lucertole, ramarri), insetti e farfalle, uccelli stanziali e migratori (nibbio bruno, nibbio reale, poiana, smeriglio, allocco, assiolo, civetta, nitticora, falaga, airoei, gallinella d'acqua, oca selvatica,avecette, cavalieri d'Italia, garzette, e germano reale) e anfibi (rospi, granchi, gamberi, raganelle, salamandre, ululoni, tartarughe). Il lago ospita invece la trota, la tinca, il persico, l'arborella, l’anguilla, la carpa, il pesce gatto e sulle sue sponde è possibile rinvenire le tracce della presenza della lontra.