Galleria Foto
Informazioni
Essa rappresentò l'unica fonte di acqua potabile nel borgo fino all'avvento dell'aquedotto pugliese.
Il progetto della Fontana risale al 1824 è si deve al san severese Girolamo d'Amico, mentre la sua costruzione avvenne a cura degli artigiani Donato Minchillo e Raffaele Parente. La costruzione venne completata nel 1843. La fontana si presenta solida, protetta da una copertura con volta a botte e timpano dagli spioventi leggermente curvi. Sul timpano si trova un'epigrafe il cui testo è un poetico incitamento alla popolazione femminile all'utilizzo della fonte: "Correte all'onda o vergini, limpido e fresco è il fonte, costò non poco il traccerla dal sen di alpestre monte. Correte al fonte impavide, sebbene ombroso in parte fugga l'idea di Silvia col favoloso Marte". In sommità della copertura è sita una pigna decorativa (altre due, poste in corrispondenza della fine degli spioventi, furono trafugate). La struttura risulta sottoposta rispetto al piano stradale, ma con ogni probabilità in origine era sopraelevata. Questo notevole elemento di arredo urbano è stato per oltre un secolo il centro della vita sociale del borgo, fino a quando l'avvento dell'acqua nelle abitazioni cambiò le abitudini degli abitanti del borgo.