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La datazione del forno è incerta, ma viste le sue caratteristiche e quelle dell'edificio che lo ospita, si può ipotizzare che risalga al XVI sec. E' una delle tre testimonianze di tecnica di cottura di derivazione araba rinvenibili nei Monti Dauni (gli altri forni a paglia si trovano ad Orsara di Puglia, a Candela e a Sant'Agata di Puglia). Il forno funziona con una alimentazione indiretta: la paglia brucia in uno spazio sottostante la pietra focaia e quindi separatamente dall'ambiente usato per la cottura delle pagnotte, che ha una forma a campana. La cottura del pane in questo tipo di forno ha una durata di circa due ore e il risultato è un prodotto dalla crosta particolarmente croccante. Il forno produce oltre a pane, taralli, focacce e pizze, preparati secondo la tradizione rosetana ed è una tappa imperdibile per gli amanti delle tradizioni enogastronomiche.