Informazioni
Il Mulino della famiglia Pirozzoli apre i battenti nel 1914 e ferma definitivamente le proprie macine nel 1982; inizialmente si tratta di un mulino con motore diesel ("a scoppio") che viene in seguito sostituito da un motore elettrico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una testimonianza di un scomparso mondo rurale, fatto di vita nei campi, cicli della natura, e riti lavorativi e sociali. La socializzazione di comunità avveniva proprio durante alcuni periodi dell'anno caratterizzati da alcune lavorazioni agricole, come la vendemmia, la raccolta delle olive e la mietitura. Nei luoghi della trasformazione delle materie prime in prodotto, come appunto erano i mulini, si concentravano esperienze umane e forme di socialità, che in altri momenti risultavano invece rarefatti. Visitare il Mulino Pirazzoli significa respirare queste atmosfere, ma anche è soprattutto vivere una esperienza di conoscenza diretta di un vero e proprio monumento di archeologia industriale. Il funzionamento del mulino prevedeva che il grano pulito venisse versato nella tramoggia e da qui, mediante tubi a scivolo, condotto al sistema di macinazione: a cilindri oppure a macine di pietra.
Il Mulino è ancor oggi di proprietà della famiglia Pirazzoli ed è visitabile su prenotazione.