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L'imponente edificio, costruito nella seconda metà dell’Ottocento dalla famiglia Curato, è un favoloso esempio di architettura neoclassica di sapore vanvitelliano. La costruzione dell’edificio fu curata infatti dall’architetto Giuseppe Pisanti, formatosi nell'aura di Carlo Vanvitelli, figlio del più famoso Luigi, autore della reggia di Caserta. I Curato, appartenenti alla borghesia agraria ed originari di Troia, sottolineavano attraverso la realizzazione di questa superba residenza la propria ascesa economica e sociale.
L'edificio dalle forme classicheggianti ha un prospetto rigorosamente simmetrico che si sviluppa su due livelli, giocando sui due ordini dell'architettura classica: al piano terra le decorazioni seguono lo stile dorico, al primo piano quello ionico. La facciata, arricchita con balconi e finestre sormontate da timpani triangolari e decorazioni litiche presenta un portale con due massicce colonne doriche su cui si adagia l’epistilio.
Superato il portale si apre un'ampia corte, attorno cui si sviluppano gli ambienti della residenza. Tra le belle sale affrescate del piano nobile, raggiungibili mediante una scalinata in marmo, spicca il cosidetto "salotto degli specchi".