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Ai piedi del borgo, in località Faragola sono stati portati alla luce ruderi di costruzioni di varie epoche comprese tra il IV secolo a.C. e il VIII secolo d.C.
Dagli scavi del 2003 è stata scoperta una Villa patrizia, appartenuta probabilmente alla famiglia senatoria dei Cornelii Scipiones Orfiti, come sembrerebbe documentare un’iscrizione ritrovata nel sito.
La grande e lussuosa villa (IV-V sec. d.C.) costituisce un edificio per molti versi eccezionale, sia per la raffinatezza e il lusso, di cui si conoscono pochi altri esempi in Puglia, sia per l’epoca della sua ristrutturazione.
Nel corso del VI secolo la villa fu abbandonata e sulle sue rovine sorse un villaggio altomedievale.
Gli ambienti riportati alla luce sono costituiti dalle terme, con vani pavimentati a mosaico, e una lussuosa sala da pranzo (caenatio), dotata di vasca e di un rarissimo divano (stibadium), dove i convitati si sdraiavano per banchettare, in muratura decorato con marmi e rilievi figurati.
L'area, parzialmente musealizzata nel 2019, ha subito un gravissimo incendio nel 2017, pertanto al momento non è fruibile. Si è in attesa dei lavori per il ripristino dei luoghi.
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