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Il particolare ed affascinante geosito fu probabilmente luogo di svolgimento di riti sacri in onore della dea della fertilità Hule in epoca pagana: da qui l'origine del nome Sant'Hule, in seguito "cristianizzato" Santulinze (probabile riferimento a San Lorenzo).
Durante il brigantaggio le concavità e buche presenti su di essa, venivano usate dai banditi come unità di misura per spartirsi i bottini delle scorrerie effettuate. Per questo è anche chiamata Pietra dei Briganti. La roccia è facilmente scalabile e dalla sua sommità si gode di un bel panorama sulla sottostante vallata.
