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E' possibile percorrerlo a piedi, in mountain bike o a cavallo e grazie ad esso giungere sulla vetta del Monte Cornacchia, ove si trova un bel rifugio.
Il Monte, con i suoi 1151 metri, è la cima più alta della Puglia. Dalla sua vetta si gode di un panorama suggestivo e spettacolare a 360° verso l’Irpinia, il Gargano, la Maiella e il Tavoliere. Rappresenta la meta ideale per escursioni e trekking alla ricerca di paesaggi incontaminati e tranquillità. La vegetazione è caratterizzata dalla presenza di vaste praterie e pascoli d’altitudine, alternate a boschi di conifere e di latifoglie. La presenza faunistica più importante è quella del lupo, indice di elevato valore naturalistico di tutta l’area. Accanto alla volpe, al cinghiale, al tasso, all'istrice, al capriolo, vanno segnalate anche le presenze di numerose specie di rapaci.
Il Sentiero che cinge il Monte Cornacchia è dedicato al beato torinese Pier Giorgio Frassati (1901-1925), che fu socio del Club Alpino Italiano. Frassati considerava la montagna e il contatto con la natura come un mezzo di elevazione dello spirito. Con il motto "Per incontrare Dio nel Creato" molte Regioni italiane hanno dedicato un loro sentiero naturalistico a Frassati. La Puglia l'ha fatto nel 2011 su proposta della Sezione Cai di Foggia.
Il tratto che collega Castelluccio Valmaggiore a Celle di San Vito è lungo circa 3, 5 km, ed attraversa la Valle del Celone. Immersi nel verde e coccolati dal dolce rumore delle acque del torrente, anche gli escursionisti meno esperti possono percorrere questo tratto del sentiero in poco più di un'ora. Il sentiero tra Celle di San Vito e Faeto taglia il bel Bosco Argaria, collegando i due borghi. Lungo questi due tratti di sentiero è possibile scorgere i resti dei mulini ad acqua della Valle del Celone.
Il tratto che va da Faeto a Roseto Valfortore costeggia il bellissimi bosco di Difesa (Faeto) ed Iscatare (Roseto). La porzione di sentiero che invece congiunge Roseto Valfortore a Biccari sale fino alla cima del Monte Cornacchia per poi scendere verso il Bosco Cerasa (Biccari). Si tratta dei due tratti del sentiero più impegnativi, sia per la lunghezza di entrambi, di diversi km, sia per i dislivelli presenti. Ad ogni modo i percorsi sono eseguibili anche da escursionisti inesperti e in tempi compresi tra le 3 e le 5 ore. Inoltre il sentiero in questi tratti può essere effettuato anche in mountain bike e a cavallo.