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Tertiveri è l’antica Turtibulum, fiorente nel medioevo quando fu sede vescovile e centro di svariate lotte di potere.
Si tratta di uno dei borghi fortificati eretti dai Bizantini nel XI sec. a difesa del loro dominio in Puglia contro le incursioni dei Longobardi dal Beneventano. Di questa linea difensiva oltre a Tertiveri facevano parte: Fiorentino, Troia, Dragonara, Civitate, Montecorvino, e Devia. Tutte, ad accezione di Troia, vennero abbandonate nel tardo medioevo ed oggi costituiscono un patrimonio archeologico rilevante.
Nel XIII secolo Tertiveri fu feudo di Abd el Aziz, uno dei capi Saraceni di Lucera, città che dal 1124 al 1300 fu il più grande centro musulmano della penisola. Quando nel 1300 gli Angioini, fra atroci massacri, posero per sempre fine alla presenza saracena a Lucera, anche Tertiveri fu distrutta. La città venne nuovamente rasa al suolo nel passaggio dal regno angioino a quello aragonese (1441), quando Alfonso I di Aragona volle punirei suoi abitanti per aver sostenuto il suo rivale, Renato d'Angiò, nella lotta per il dominio sul sud Italia.
Oggi dell’antica Turtibulum non restano che i resti di una torre; mentre la Tertiveri moderna è costituita da poche case raggruppate intorno al severo Palazzo Baronale di epoca cinquecentesca.